L’infortunio di Mattia Destro diventa sempre più misterioso, non si conoscono i tempi di recupero dell’attaccante e intanto è polemica a distanza tra i medici che lo hanno curato in questi mesi. In particolare il chirurgo che lo ha operato lo scorso 26 gennaio a Perugia, Giuliano Cerulli, ha accusato lo staff della Nazionale Under 21 e il professor Angelo De Carli di aver contribuito alla ricaduta del giocatore che era stato convocato per gli Europei giocati in Israele a giugno. L’attacco nel corso di un’intervista radiofonica per l’emittente ReteSport, la tesi sostenuta è molto semplice e cioè la ricaduta di Destro è da imputare ad un infortunio durante i giorni di ritiro.
Cerulli ha spiegato nel dettaglio le modalità di intervento e quello che è stato il decorso post operatorio, tutto era andato per il meglio e lo staff sanitario della Roma ha lavorato nel migliore dei modi. Il giocatore era ritornato in campo ad aprile, poi è arrivata la convocazione in Nazionale e il nuovo stop che addirittura ha spinto i giallorossi a guardarsi intorno alla ricerca di un’altra punta:
L’ho sentito telefonicamente dopo l’intervento, ma poi ha avuto un nuovo infortunio in Nazionale, in Israele. Come accade agli atleti noti e affermati, Mattia ha degli interessi vivi intorno, soprattutto da parte dell’entourage. Proprio l’entourage potrebbe aver cercato soluzioni miracolistiche, decidendo di farlo trattare al di fuori della Roma, lontano dallo staff medico della Roma. È stato controllato dal dottor Cugat a Barcellona, è un mio amico e l’ho sentito. Basta un movimento anche banale per risvegliare il problema, è per questo che i colleghi della Nazionale lo hanno fermato. Chiamarlo infortunio è troppo generico perché basta anche un cambio di direzione per avere un risentimento dell’articolazione.
Cerulli chiarisce che comunque né il giocatore né lo staff azzurro potevano prevedere una cosa del genere, se ci fossero stati segnali sarebbe stato fermato prima. Poi si dice tranquillo circa il suo completo recupero, la sua carriera non è mai stata a rischio e presto tornerà in campo. Ma ormai la polemica è stata innescata e così poche ore dopo è arrivata la replica del professor De Carli che non si dice convinto della mancanza di complicazioni post-operatorie e comunque difende l’operato suo e dei suoi collaboratori:
Durante la permanenza di Mattia con l’Under 21 per gli Europei in Israele non c’è stato nessun nuovo infortunio né ricaduta. Non mi risulta inoltre che il post-operatorio abbia avuto un decorso ottimale. Sia l’atleta, sia i sanitari della Roma, mi hanno riferito di numerosi episodi di gonfiore, ma Destro era giunto in ritiro condizioni che non ne controindicavano la sua permanenza. In accordo con i medici sociali, è stato impegnato in allenamenti differenziati, un programma di recupero fisioterapico e soltanto per frazioni di partita. Mattia ha lasciato il ritiro dopo gli Europei con un ginocchio ed un tono muscolare in condizioni migliori di quelle con le quali è arrivato. Non conosco a fondo quello che sia stato fatto dopo.
Il professor Cerulli ha poi voluto chiarire le sue dichiarazioni radiofoniche, stemperando di fatto i toni e lasciando cadere le sue accuse, arrivando a definire “irreprensibile” il comportamento dei medici della Nazionale. Di certezze non ce ne sono, probabilmente sono assenti anche le colpe e Destro si è trovato a dover combattere con un infortunio più tignoso di quello che all’inizio poteva sembra, in fondo è giovane e avrà modo di tornare al top. L’indecifrabilità della situazione è testimoniata anche dalla particolare frenesia con la quale la Roma ha cercato una punta durante l’estate. L’ultima presenza del giovane ex Siena è quella nella finale di Coppa Italia persa contro la Lazio, per la prossima c’è da aspettare ma non si sa quanto.
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